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Il confronto tra i candidati
di Giorgio Casera


candidati (da Monza la cittą)

Elezioni comunali imminenti. Dopo cinque anni il sindaco Michele Faglia, eletto avventurosamente nel 2002, si rimette alla valutazione del suo operato da parte degli elettori monzesi. La campagna elettorale è partita ormai da tempo, principalmente ad opera del centrodestra con i famosi manifesti su “Monza tradita”, determinato a cercare la rivincita, dopo la precedente bruciante sconfitta (eppure giocava “in casa”), non lesinando in spese elettorali e “bagni di folla”. Chissà a quali ritorni pensano dopo cotanti investimenti!
Come in altre occasioni ci sono più aspiranti alla carica di Sindaco, anche se i più accreditati sembrano lo stesso Faglia, per il centrosinistra, e Mariani, per il centrodestra. Faglia è appoggiato da cinque liste di centrosinistra e da una civica che porta il suo nome. Mariani da ben dodici liste, mi pare, (oltre alle quattro tradizionali di centrodestra, una civica di Mariani, i Pensionati, e altre che “fanno numero”). Gli altri cinque candidati hanno una sola lista di supporto e, tra questi, quelli in grado di raccogliere un numero significativo di voti (tra il 5 e il 10%) sono Mosca con la lista Insieme per Monza e Moccia con il Movimento per Monza, già presenti nelle precedenti consultazioni. Un altro candidato, Fustinoni, con la lista Orizzonti Concreti, si presenta per la prima volta: a suo favore l'essere monzese e conosciuto (è stato per decenni uomo di sport). Infine i due restanti, due “outsider”, Cirillo con la lista “Preservativi gratis” e Stegani per il Partito Umanista.
Quest'anno, grazie ad una encomiabile iniziativa de “Il Cittadino”, che ha organizzato un certo numero di confronti tra tutti i candidati, sia in sedi del centro cittadino che decentrate, c'è stata la possibilità di ascoltare e verificare più volte le proposte di ciascun candidato (e le critiche reciproche).
Mi è capitato di partecipare a due sessioni, quella dell'Urban Center del 7 maggio e quella nella Parrocchia di S.Pio X il 15. Ecco le mie impressioni, cominciando dagli ultimi.
Stegani (Partito Umanista) e Cirillo (Preservativi Gratis) faranno una battaglia di testimonianza. Il partito Umanista è presente in Italia da una ventina d'anni e tenacemente si presenta ad ogni elezione raccogliendo consensi irrisori, strano perché leggendone il programma si scopre che, al di là di qualche rivendicazione utopistica, è perfettamente condivisibile da un elettore genericamente di sinistra. Stegani, completamente all'oscuro dei problemi di Monza, è persona di poche parole, espone i punti del suo programma (ambiente, immigrazione, casa), quando richiesto, in modo chiaro e sintetico. Ma prevedo che porterà a casa il solito magro livello di consensi.
Cirillo è un sessuologo di provenienza indefinita. La prima impressione è che ricopra il ruolo che Cicciolina aveva giocato nelle precedenti comunali. L'uomo, molto esibizionista, ma può essere un atteggiamento voluto, ha a cuore i problemi del sesso e della sua sicurezza, in senso lato. Ad esempio è favorevole, oltre alla distribuzione di preservativi gratis, come recita il suo logo, alla creazione di “drive in”, zone protette in Monza dove i giovani possano appartarsi per scambiarsi effusioni senza pericolo di rapine o peggio. Ha una conoscenza dei problemi di Monza molto approssimativa ma, disponendo di una buona dialettica, è in grado di “rispondere” a qualsiasi quesito del moderatore o del pubblico. Mi ha ricordato i filosofi napoletani alla De Crescenzo.
Per i contenuti del suo programma prevedo che otterrà pochi voti, però … è stato molto visibile in questa campagna. Chissà.
Fustinoni invece è un monzese Doc. Lo ricordo come una brava persona (era l'allenatore della squadra di basket – ragazzi della Forti e Liberi, dove giocava mio figlio). Rivisto dopo tanti anni mi ha confermato l'impressione iniziale, di persona onesta e pulita. La sua intenzione è quella di usare la carica amministrativa per affrontare e risolvere problemi concreti, senza farsi influenzare dalle ideologie. Il che, visto il gioco degli interessi che gravita su Monza, mi sembra perlomeno ingenuo. Rispetto agli altri attori in gioco, si vede che è meno abituato a parlare in pubblico e a braccio (spesso consulta e legge il proprio programma). Per questo la sua prestazione risulta più sfocata, il che, nella civiltà delle immagini, è un handicap. Comunque ci prova, in cordata con altri monzesi doc.
Moccia è da circa dieci anni nell'agone politico comunale, non sempre attraverso un percorso coerente. Si presenta bene ed espone con chiarezza i propri argomenti: da politico “navigato” sceglie quelli dove è più facile suscitare consensi, anche tra gli avversari. Ha un suo seguito in città e lo si è visto nelle assemblee (ciascuno dei candidati ha portato ovviamente la sua clacque).
Tende a mettere in risalto, nei programmi degli avversari, le proposte condivisibili, come pure,
chiamato a dare giudizi sulla giunta uscente, ne riconosce le realizzazioni positive, anche se in qualche caso si poteva fare di più e meglio. L'impressione, un po' cattiva, è che si prepari ad un eventuale ballottaggio senza tagliarsi in anticipo alcun ponte alle spalle.
Mosca, al contrario, non fa sconti a nessuno. Se deve giudicare una persona per 99 cose buone e una cattiva, la giudicherà per quella cattiva (così si diceva di certi personaggi in azienda). E' molto duro, specie con Faglia, lucido e determinato. Un perfetto pubblico ministero. Non sono in grado di capire se quello che dice è vero (Faglia scuote spesso la testa mentre Mosca parla) ma lo dice come se fosse verità sacrosanta. A dire il vero lancia fendenti anche a destra, ma il feeling con Mariani è evidente. Anche lui si è portato la sua clacque, con l'aggiunta di qualche provocatore, che aveva il compito di interrompere Faglia mentre parlava (sessione dell'Urban Center).
Anche qui previsione, se si va al ballottaggio farà alleanza con Mariani.
E veniamo ai due big, Mariani e Faglia.
Mariani ha l'atteggiamento del vecchio “medico condotto” (cita spesso aneddoti sulla sua professione) un po' compagnone, pieno di buon senso e poco “sofisticato”, insomma uno che viene dal “popolo”. Non sono in grado di dire, non avendo mai visto Mariani prima, se sia un atteggiamento naturale o sapientemente costruito. A giudicare dalla evasività di tante sue risposte parrebbe il primo caso. Esempi: naturalmente è favorevole a rafforzare la sicurezza… ma non dipende solo dal sindaco… e poi più vigili di quartiere costano…; diminuire l'Ici sulla prima casa… certo sarebbe auspicabile… se lo permettono le finanze del Comune (l'aver portato l'ICI dal 5 al 4 per mille, da parte della giunta uscente, ha tolto margini di manovra agli avversari di Faglia); il problema della Cascinazza, lui sarebbe d'accordo (come Mosca) per un accordo attraverso una permuta di aree… ma la magistratura ha sancito che nessun indennizzo è dovuto al privato… quindi boh! Infine, sulla Villa Reale e il progetto Carbonara, prima si dichiara d'accordo con Mosca che vuole solo un restauro conservativo, poi però dice che bisogna far vivere la villa per manifestazioni, rappresentanza, attività culturali etc, una visione che somiglia molto a quella di Faglia. Insomma, se diventerà sindaco non si capisce bene cosa farà, c'è il giustificato timore che lo decidano altri.
Infine Faglia. Si è dovuto sostanzialmente difendere dalle critiche degli altri candidati, e specialmente di Mosca che gliela ha giurata, ma ha avuto anche la possibilità di ricordare le realizzazioni della sua giunta. Unici appunti: spesso si è dilungato, parlando dei progetti realizzati o in via di realizzazione, a parlare di cifre più che di contenuti, e inoltre si è innervosito quando qualche persona del pubblico gli ha rivolto qualche domanda provocatoria; ma questo è stata la reazione anche degli altri candidati.
Argomenti trattati nelle due sessioni: Cascinazza, viabilità, lavori stradali (un certo numero di cittadini non accetta l'idea di dover rallentare sulle rotonde o sui dossi!), anziani, Villa Reale (Progetto Carbonara), categorie con handicap e a rischio. Solo sulla Cascinazza, Villa Reale e lavori stradali ci sono state vere differenze di opinioni e prospettive: i candidati si sono divisi in due gruppi contrapposti. Sul resto tutti propugnano etc etc senza differenze sostanziali.
Beh, in fondo qualcosa si è capito. Certo, se si fosse dato esclusivamente lettura dei programmi scritti ci sarebbe stata qualche difficoltà: il MIDA, ad esempio, movimento di Mariani, per il contenuto del suo programma, potrebbe benissimo essere una lista a sostegno di Faglia.
Chi ha ancora qualcosa da chiarirsi può approfittare dell'ultimo confronto, che si svolgerà martedì 23 maggio al Teatro Manzoni.

Giorgio Casera


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  17 maggio 2007